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Se per il 2017 maschile abbiamo sintetizzato con il termine RESTAURAZIONE, per quello femminile useremo il termine CAOS INTRIGANTE.

I numeri come sempre ci aiutano a capire meglio.

Le prove dello slam hanno visto quattro diverse vincitrici due di queste però al loro primo titolo: Serena Williams ha vinto in Australia, la giovane Ostapenko a Parigi, Muguruza a Londra e la Stephens a New York. Basterebbe questo quadro per descrivere bene il 2017 al femminile: la più forte di tutte, la giovane sorpresa, una giovane che si conferma e una giovane che torna dopo un infortunio. Se pensiamo che il maggior numero di titoli (sei) sono andati alla Svitolina, le finali (otto) alla Wozniacki, il numero di punti alla Halep e il miglior ritorno a Venus Williams ci rendiamo conto che gran ballo è stato l'anno appena concluso per il circuito femminile. Aggiungo solo che il 2017 ha visto tre nuove numero uno della classifica WTA, Karolina Pliskova la più talentuosa e svogliata, Garbine Muguruza e Simona Halep.

In questa situazione si presenta la stagione 2018 che prende il via con numerosi interrogativi.

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Serena Williams farà la mamma o la giocatrice? Viktoryja Azarenka dovrà restare negli Stati Uniti per fare la mamma o potrà fare il suo lavoro, la giocatrice di tennis? Petra Kvitova tornerà ai suoi massimi dopo il grave incidente? Venus Williams continuerà a giocare? Karolina Pliskova si deciderà a fare sul serio per più di un quarto di ora? Sloane Stephens resterà una meteora? Jelena Ostapenko maturerà in fretta o avrà bisogno di una stagione di assestamento? Elina Svitolina e Caroline Wozniacki riusciranno a conquistare una prova dello Slam? Inoltre, la Garcia farà il salto definitivo? Quali giovani o meno giovani potrebbero conquistare i vertici della classifica? La Konta? La Kontaveit? La Mertens? La Kasatkina? L'elenco potrebbe essere infinito e concludersi con la svizzera Belinda Bencic che dopo un grave infortunio è rientrata prepotentemente nell'ultima parte di stagione.

A mio modesto avviso, se le mamme decideranno di fare le giocatrici per le altre il palcoscenico sarà un miraggio, ma se per la statunitense dipende solo da lei, per la bielorussa dipenderà dalla sentenza giudiziaria ormai prossima. Diciamo che gli astri ci dicono che il 2018 potrebbe essere molto simile al 2017, staremo a vedere, per ora buon 2018 a tutti.

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