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Storia

I grandi campioni del tennis, gli incontri e le rivalità che hanno segnato la storia del tennis, i tornei più blasonati e i record imbattuti.

“Pronto”
“Pronto”
“Allora?”
“Allora che?”
“Beh?”
“Beh tu!”
“Io cosa
“Chi sei?”
“Dovresti saperlo”
“Mi hai chiamato col numero privato e anche a carico del destinatario”
“Scozzesi! Tirchi anche coi milioni in tasca! Qualcosa mi dice che non siete cambiati molto”
“Si può sapere chi diavolo sei e come fai ad avere il mio numero?”
“Me l’ha dato Bunny Austin”
“Chi?”

Dev’essere magnifico. Già. Che magnifica sensazione dev’essere guardarsi intorno, vedere quel che c’è e farselo bastare. Ed essere contenti così, rigirarsi questo piccolo mondo tra le dita e mettere su un’aria compiaciuta. Sorridendo, felici di se stessi e di quanto sia piccolo quel mondo. Ci sono persone che hanno un gran talento in queste cose. Sorridono di tutto quel che hanno intorno e gli va tutto benissimo così. Esattamente com’è. Il mondo gli basta e loro bastano al mondo. Può capitare che qualcosa gli sembri sbagliato ed è lì che il loro talento si supera: se qualcosa gli sembra sbagliato nel migliore dei casi si lamentano e vanno avanti come prima.

Vi parlo, anzi vi scrivo dopo il ritiro, all’età di 41 anni, di uno dei più grandi giocatori Nba degli ultimi due decenni. Uno che dopo aver ‘mollato’ migliaia di triple in tutti i canestri d’America (perfino sul set cinematografico di He got game) ed essersi infilato al dito due anelli, uno a Boston e l’altro a Miami, ha deciso che forse, a 40 anni passati, poteva bastare così. E ha lasciato i parquet senza la monumentale tournèe di Kobe, ma nemmeno nel silenzio di Duncan e Garnett. Ha lasciato ai fan della palla color mattone, ai colleghi, agli addetti ai lavori, al mondo dello sport, insomma, ci ha lasciato una lettera. Sulla busta della lettera c’è scritto due volte lo stesso nome. Ray Allen spedisce a Ray Allen, Dalzell, South Carolina. Ray, 41 anni, scrive a Ray, 13.

Martina Navratilova compie sessantanni!

A pochi giorni dal suo compleanno ricordiamo una delle più grandi giocatrici della storia del tennis.

Un’ atleta incredibile, una donna di sport, una campionessa che ha saputo cavalcare epoche nel tennis; si potrebbero sperdere tante parole per lei ma noi vogliamo ricordarla sul campo o prima di una match mentre si allaccia gli scarpini per affrontare un grande incontro magari con la sua rivale di sempre Chris Evert.

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