ILTENNIS.COM

Prende il via anche la seconda giornata del torneo più importante della stagione, che vedrà impegnati i rimanenti 128 atleti, tra maschi e femmine, e che porterà alla chiusura del tabellone per quel che concerne i primi turni.


Cominciamo galantemente dalle signore ed in particolare dalla numero uno del mondo Serena Williams, chiamata in questo torneo a riscattare una stagione, sino a qui, giocata ben sotto i suoi standard.
Avversaria della statunitense è la svizzera Amra Sadikovic, giocatrice molto alta, dalla non indimenticabile mobilità e cha ama ricorrere a traiettorie molto alte soprattutto con il dritto; non la più efficace delle soluzioni su una superficie che smorza i rimbalzi come l’erba.
Non riscontra nessun problema infatti Serenona in un primo set che l’ha vista concedere appena due games, malgrado un’evidente destabilizzazione dovuta al vento, che l’ha portata a commettere qualche errore di troppo al servizio.
Leggermente più combattuto il secondo, ma è semplicemente troppo forte la Williams per la svizzera, la quale non può far altro che levar bandiera bianca, arrendendosi con il punteggio di 6/2 6/4.

Sfida tra le più avvincenti di giornata quella che ha visto Caroline Wozniacki sfidare la testa di serie numero 13 Svetlana Kutznetsova.
Non esattamente un match tipico da lawn tennis, caratterizzato da intense battaglie da fondocampo e rare progressioni verso la rete; gioco molto più affilato e potente quello della russa, maggiormente remissiva e dinamica la danese.
Primo parziale equilibrato che ha visto le due atlete darsi battaglia senza che nessuna delle due riuscisse ad allungare sull’altra, come se fossero reciprocamente il giusto antidoto per il corrispettivo veleno, sino al 5 pari.
Nel decimo game infatti la russa riesce ad infrangere le difese della Wozniacki, esplodendo in tutto il suo straordinario talento, a dimostrazione che, con un po’ più di costanza e lucidità nelle scelte, questa ragazza potrebbe meritare tranquillamente le primissime posizioni del ranking mondiale.
Mette in successione 6 gemes consecutivi Kuznetsova, aggiudicandosi il primo set e portandosi sul 4 a zero nel secondo; è qui che arriva la reazione della danese, la quale prova ad organizzare una rimonta, cercando di approfittare di un leggero calo d’intensità nel gioco dell’avversaria.
Lo svantaggio e la differenza di valori in campo è stata tuttavia troppo grande ed alla seconda possibilità chiude la russa con il punteggio bugiardo di 7/5 6/4.

Ultimo capitolo per la parte dell’articolo destinata al tennis femminile, riguarda il tennis azzurro, che ha avuto Roberta Vinci la nostra portacolori.
La pugliese si è vista impegnata contro la classe 1990 made in USA Alison Riske, in una partita apparentemente agevole e complicatasi col decorrere dei minuti.
Senza alcuna difficoltà difatti la nostra connazionale riesce a far suo il primo set, facendo emergere tutte le difficoltà dell’americana nell’approcciarsi al verde.
Riesce però a guadagnare campo la tennista di Pittsburgh nel corso del secondo set, costringendo, per reazione, la tarantina ad arretrare la propria azione di gioco, smorzandone quindi l’efficacia delle soluzioni; due break conquistati nel settimo e nell’undicesimo gioco valgono alla Riske il parziale e, quindi, la rimonta.
Terzo e decisivo set molto simile al secondo, ma questa volta a favore dell’azzurra, la quale, malgrado un servizio che quest’oggi non voleva saperne di assisterla, torna a ricamare il campo e ad imporsi in termini di gioco ed anche di punteggio.
6/2 7/5 6/3 per Roberta Vinci, la tennista che tra le azzurre sembra essere la più indicata a far bene su questa superficie.

Si aprono le danze, per quel che concerne il tabellone maschile, con uno scontro generazionale, qual è stato quello che ha visto contrapposti il giovane cangurotto Nick Kyrgios ed il veterano Radek Stepanek.
Giocatore sicuramente temibile l’australiano, in particolar modo su questi campi, che lo fecero conoscere agli occhi del mondo a seguito della vittoria ottenuta ai danni di Rafael Nadal, nell’edizione 2014 del Championship; ma il suo inossidabile avversario non è da considerarsi da meno.
Caratteristiche certamente diverse, ma non per questo meno efficaci, rendono il gioco del ceco tra i più gradevoli e brillanti del circuito: variazioni di velocità e rotazioni portano Stepanek a trovare angoli impensabili per chi invece si limita a soluzioni di grande potenza, nonché a disporre, di conseguenza, di un più amplio ventaglio di soluzioni strategico-tattiche, il tutto arricchito da ottime progressioni verso la rete.

La differenza anagrafica così come quella antropometrica, però, si fanno sentire nel corso dei primi due parziali, che hanno mostrato un ceco insolitamente falloso, di contro ad un Kyrgios ottimamente a fuoco, che li fa suoi con sorprendente facilità.
Terzo set che si è dimostrato essere il più lungo ed equilibrato della partita, protrattosi sino al tie-break; tie-break quasi interamente controllato da Stepanek, il quale tuttavia pecca di generosità proprio sul più bello, sprecando malamente ben 4 palle break su quattro.
Non ne approfitta l’australiano che si lascia prendere dall’ira, rimediando pure un richiamo da parte del giudice di sedia, e getta al vento a sua volta due match point, riportando così in partita il ceco, il quale non si lascia scappare il secondo treno e chiude portando la partita sul 2 a 1.
Sforzo titanico che costa caro al trentasettenne nel corso di un quarto set lampo, che ha visto Kyrgios dominare il campo, estromettendo il ceco, che saluta il Campo 2 sconfitto (con l’onore delle armi) con il punteggio di 6/4 6/3 6/7 6/1.

Rimaniamo in tema di giovani promesse ed occupiamoci ora di un altro match sulla carta molto interessante, ovvero quello che ha portato all’esordio il tennista classe 1998 Taylor Fritz, chiamato a fronteggiare l’ex campione Roland Garros Stan Wawrinka.
Promosso testa di serie numero 4, data l’assenza di Rafa Nadal, lo svizzero è sembrato rimanere sorpreso dall’intraprendenza e dalla personalità del giovane americano, che trova sicuramente esaltazione delle sue accelerazioni in una superficie che in termini di velocità restituisce molto.

Primo set che si allunga al tie-break senza che nessuno dei due giocatori riesca ad acquisire un vantaggio sull’avversario; ma è qui che il braccio di Fritz comincia a tremare e prevale l’esperienza del numero 5 del mondo, il quale sfrutta alcune ingenue forzature dello statunitense, mettendo così in cassa forte la prima partita.
Colpito nello spirito e rottisi i sottili equilibri nella sua testa, l’americano praticamente non rientra dalla sosta di fine primo set, lasciando spazio nel secondo ad una dimostrazione di superbia dello svizzero che lo travolge con un severo 6/1; è 2-0 Wawrinka.
Riorganizza le idee e torna a regalarci una partita Fritz nel terzo, portando nuovamente il punteggio sul sei pari, questa volta però è lo svizzero ad inciampare; non si lascia sfuggire l’opportunità il diciottenne che sigilla il parziale, dimezzando lo svantaggio complessivo.
Quarto e decisivo parziale che si apre con un doppio break dello svizzero ai danni dell’avversario che, ritrovandosi sotto di 3 giochi a zero, persevera nella sua prestazione altalenante; prova a reagire Tayolr Fritz rimontando ancora una volta di una lunghezza quando ormai è troppo tardi; la differenza di valori in campo pesa a suo sfavore, in particolar modo sotto l’aspetto dell’abitudine a giocare sia partite di un certo spessore, sia su una superficie così particolare come l’erba; si muove meglio “Stanimal”, riesce a coprire ottimamente gli spazi ed a trovare varietà di angoli e rotazioni, prima di punire con l’affondo definitivo.
Termina 7/6 6/1 6/7 6/4 in poco meno di due ore e trenta di gioco per Wawrinka, che accede così al secondo turno.

Nessun problema per il campione 2013 Andy Murray che sfugge alla pioggia, sbarazzandosi agenvolmente in tre set del connazionale Liam Broady, giocatore classe 1994 alla secona partecipazione quì all'All England Club.


Da segnalare infine le vittorie di Del Potro, passato agevolmente ai danni del francese Roberts, di Jo-Wilfred Tsonga, vittorioso sullo spagnolo Cervantes, e del semifinalista dello scorso anno Richard Gasquet, anch’egli impostosi in soli 3 set sul beniamino di casa Bedene.
Seconda giornata dei Championships interrotta nel pomeriggio da una forte perturbazione; cancellati dall’order of play e rinviati a domani tutti gli altri incontri di giornata, tra i quali quelli di Zverev e Berdych, entrambi ad un passo dall’aggiudicarsi il passaggio del turno, delle teste di serie Radwanska, Thiem e Kvitova, così come dei nostri due italiani mancanti all’appello: Fabio Fognini e Karin Knapp.

Usiamo i cookie per raccogliere statistiche anonime sull'utilizzo del sito