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Al via gli ottavi di finale in questa settima giornata di incontri a Melbourne. Nella parte alta del tabellone femminile e di quello maschile si affrontano i superstiti della prima settimana australiana, sempre molto provante dal punto di vista fisico per le roventi condizioni climatiche. Andiamo subito a vedere cosa è successo e se ci sono state grosse sorprese.

Partiamo come sempre dalle donne. Ad aprire le danze nella notte italiana è stato il derby russo che ha visto scontrarsi Svetlana Kuznetsova, autrice di un ottimo torneo fino a questo punto, e Anastasia Pavlyuchenkova, che sembra aver ritrovato il suo miglior tennis proprio sui campi azzurri del primo slam stagionale. Match molto rapido, che ha visto una partenza lampo della più giovane russa, avanti 5 a 1 dopo neanche mezz'ora. Un piccolo momento di esitazione alla battuta prima di chiudere il primo set per 6/3. Nel secondo parziale è ancora Anastasia a togliere il servizio subito al primo game alla sua connazionale. Svantaggio che Svetlana recupera nel sesto gioco prima di cedere alla pressione imposta dalla Pavlyuchenkova e consegnare la partita nelle sue mani per 6/3 al secondo. Positive le percentuali al servizio di Anastasia, che ha mantenuto continuità ed efficacia sulla prima di servizio per tutto l'incontro e un sorprendente 50% di punti vinti sulla seconda di servizio (nel primo set), raro fra le donne.

Il secondo match di giornata vede in campo la più anziana delle sorelle Williams contro la tedesca Mona Barthel, unica vera outsider rimasta fino a questo punto. La numero 181 della classifica WTA si è comportata molto bene, mettendo a dura prova l'americana. La partita è stata caratterizzata da un'alta intensità di gioco, con molti scambi protratti, metri percorsi sul campo e game vinti ai vantaggi. Parziali con andamenti completamente opposti. Nel primo set le giocatrici sono state nettamente più efficaci alla risposta. Ben 5 game dei 9 giocati hanno visto vincere la tennista non in battuta. Serena più concreta nel finale, è riuscita ad aggiudicarsi il primo set per 6/3. Nel secondo parziale, fino al 5 pari, le due tenniste hanno tenuto il servizio. A questo punto Venus ha dato la zampata finale, brekkando mona e aggiudicandosi il passaggio del turno col punteggio di 7/5 a secondo.

Nessun problema per la frizzante Garbine Muguruza che ha letteralmente spazzato via la rumena Sorana Cirstea. Due agili set, 6/2 6/3, in poco più di un'ora, per accedere ai quarti e dare l'impressione di essere una delle possibili pretendenti al titolo.

Programma femminile che si chiude col botto, botto provocato dal capitombolo della testa di serie numero uno Angelique Kerber. La teutonica vincitrice della passata edizione dello slam australiano fa una figurella contro la statunitense Coco Vandeweghe, che aveva già impressionato il pubblico con la vittoria contro una ritrovata Eugenie Bouchard. In un'ora e dieci, grazie al suo tennis esplosivo e un servizio eccezionale, l'americana smonta la solida difesa della numero uno al mondo, con una sicurezza disarmante. Sfida ora la più quotata Muguruza, che dovrà stare ben attenta all'aggressività del gioco di Coco.

Passiamo agli uomini, dove le sorprese sono dietro l'angolo. Dopo la pesante eliminazione di Novak Djokovic per mano di Denis Istomin al secondo turno, a cadere è un'altra testa di serie, la prima, ai danni di un giocatore che fino a qualche tempo fa militava ben oltre la centesima posizione del ranking ATP. Stiamo parlando di Misha Zverev, fratello maggiore del più noto Alexander Zverev. Misha, dopo aver iniziato a seguire il fratello minore nella sua scalata ai vertici della classifica mondiale, ha ripreso gli allenamenti (dopo una serie di infortuni) proprio col team di Sascha, ottenendo ottimi risultati già nella seconda metà di stagione 2016. Quella di oggi è sicuramente la vittoria più importante della sua carriera, vittoria che gli permette di accedere ai suoi primi quarti di finale di uno slam. La partita fra i due contendenti è stata davvero avvincente, ricca di colpi di scena e di giocate sensazionali, grazie anche ai due stili di tennis completamente opposti. Punteggio che non lascia dubbi sull'efficacia della trama tessuta da Mischa: 7/5 5/7 6/2 6/4. Il gioco del teutonico è stato pressoché perfetto, dall'inizio alla fine. Serve and volley nei game di battuta, sostenuto da ottime percentuali e dalla capacità di variare angoli e curve, risposte a togliere il tempo per conquistare la rete nei game in ribattuta. Fattore fondamentale ai fini del match l'ottima preparazione atletica mostrata da Zverev, che gli ha permesso di tenere testa a Murray anche quando lo scozzese riusciva a spostarlo sulla linea di fondo campo. Andy dal canto suo non sembrava essere brillante come suo solito negli spostamenti e nel passare il suo avversario, che lo ha letteralmente asfissiato e disorientato con continue discese a rete. Sfuma una grossa opportunità per Andy di vincere in assenza del suo rivale numero uno, mentre per Misha si prospetta un quarto di finale al cospetto di sua maestà.


Torna a casa l'ultimo azzurro in corsa agli Australian Open, ma con la valigia piena di ottime sensazioni e ricordi positivi. Andreas Seppi ha giocato uno dei migliori tornei della sua carriera, cedendo in tre set ad un ottimo Wawrinka, che come aveva già sottolineato lo stesso Andreas, migliora partita dopo partita in terra australiana. Il punteggio finale è di 7/6(2) 7/6(4) 7/6(4), e mostra quanto vicino fosse l'italiano in termini di livello di gioco al più quotato svizzero. Andreas ha avuto anche le sue chance di impensierire l'elvetico, avanti di un break nel primo gioco del primo set e nell'undicesimo del terzo set. Tuttavia Stan, dotato di una cilindrata decisamente superiore rispetto a quella dell'italiano, è sempre riuscito a recuperare lo svantaggio senza grossi patemi, aiutato anche da un servizio non così incisivo di Seppi. E' bastata poi l'esperienza e l'abitudine a giocare grandi match per vincere quei punti chiave che gli hanno permesso di aggiudicarsi i tre tie-break. Complimenti ancora ad Andreas, che speriamo prosegua la sua stagione così come l'ha cominciata.

Jo-Wilfried Tsonga continua nella sua marcia verso i quarti di finale regolando in quattro set Daniel Evans, anche lui autore di un bellissimo torneo qui a Melbourne. Dopo una situazione di completa parità nel primo set, dove il corso della partita seguiva il servizio dei due tennisti, a mettere il muso avanti per primo è stato proprio il britannico, aggiudicatosi per 7 punti a 4 il tie-break del primo parziale. A questo punto Jo ha cambiato marcia, sovrastando il piccolo Evans grazie alla potenza dei suoi colpi. 6/2 6/4 6/4 i successivi tre set, che portano il francese a giocarsi i quarti contro l'ostico Stan the Man.

A concludere questa incredibile giornata di tennis maschile, c'è stato il big match tanto atteso fra Roger Federer e Kei Nishikori. Contro tutti i pronostici, Roger Federer ha stupito ancora tutti. Che chance può avere un quasi trentaseienne, al rientro da un infortunio costatogli sei mesi di stop, in una partita al meglio dei 5 set, contro un ventisettenne in ottima forma atletica e tennistica e al vertice del tennis mondiale? L'inizio del match avrà sicuramente fatto rimbombare questa domanda nella testa di tutti gli spettatori. In meno di 30 minuti Kei è avanti 5 giochi a 1, e Roger fatica a trovare una quadratura nei suoi game di servizio. Passano i minuti e il livello di gioco dello svizzero inizia a salire, così come salgono le sue percentuali in battuta. Infila 5 game consecutivi e riesce a portare il primo parziale al tie-break. Kei non si lascia spaventare e coglie al volo le opportunità concessegli da Roger, che gioca un pessimo tie-break e cede 7 punti a 4 il primo set. Con un set da recuperare, l'impresa sembra ancora più ardua. Invece il plurivincitore slam, mattoncino dopo mattoncino, trova nuovamente fiducia nel suo gioco, e nel cruciale settimo gioco azzanna il giapponese, dandosi la possibilità di andare a servire sul 5 a 4. Game perfetto in battuta e un 1 set pari. Il terzo parziale è un assolo, puro spettacolo per i gli spettatori di tutto il mondo. Kei cala drasticamente di intensità nei suoi game di servizio e Roger ne approfitta, prendendo il vantaggio dalla risposta e prendendo la rete. 6 giochi a 1 e si inizia a sperare. Il quarto set è durissimo dal punto di vista fisico e mentale. Roger ha la possibilità di mettere la parola fine al match, quando nel quarto gioco, avanti per 2 a 1, si procura 2 palle break. Nulla da fare, il giapponese le annulla prontamente e come spesso accade, nel game successivo è lui ad avere la possibilità di allungare. Aiutato da un Roger falloso, il giapponese brekka e si aggiudica il quarto parziale 6 giochi a 4. Ora tutti avranno pensato è finita. Al quinto set Kei lo divora. Invece a chiamare il medical time-out è proprio Nishikori, per un risentimento alla schiena. Roger sembra ancora avere un sacco di cartucce da sparare e nel momento di difficoltà del giapponese, si porta avanti 3 giochi a 1. La partita sarebbe potuta finire ben più in fretta, viste le chance che Federer ha avuto di issarsi 4 a 0; chance sprecate per eccesso di confidenza. Nonostante questo, il servizio del King ha funzionato troppo bene e gli ha permesso così di regalarsi l'ennesimo quarto di finale, e perchè no, anche qualcosa di più. La prossima partita sarà sicuramente spettacolare contro il mattatore di Andy Murray, Mischa Zverev.

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