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Serena Williams e Mirjana Lucic-Baroni, entrambe 35enni, sono le semifinaliste della parte bassa del tabellone femminile degli Australian Open. La statunitense, testa di serie numero due, ha superato per 6-2, 6-3 la britannica Johanna Konta, numero 9 del seeding. La croata, numero 79 del ranking e grande sorpresa del torneo, ha battuto in tre set la ceca Karolina Pliskova, favorita numero cinque: 6-4, 3-6, 6-4 il punteggio. A questo punto non è affatto da escludere un incontro tra le sorelle Williams nella finalissima. Questa notte infatti Venus sfiderà nella prima semifinale la connazionale Coco Vandeweghe, numero 35 Wta, altra mina vagante dell'Australian Open. La più grande delle Williams ha vinto l'unico precedente, datato 2016 sulla terra rossa del Foro Italico.

Nadal contro Dimitrov è invece la seconda semifinale del tabellone maschile. Nei quarti Nadal, numero 9 del mondo e del seeding, ha sconfitto il canadese Milos Raonic, numero 3 del ranking Atp e terza testa di serie, con il punteggio di 6-4, 7-6 (9-7), 6-4 in due ore e tre quarti di gioco. Dopo una prima frazione condotta agilmente, con un chirurgico break sul 3-3, il maiorchino dà il meglio nel secondo set, non senza soffrire. Dopo la pausa chiesta da Raonic sul 3-2 si è spostata in favore del canadese. Il numero tre al mondo ha sfruttato la seconda debole di 'Rafà (solo 27% di punti vinti nella seconda frazione), per garantirsi tre set point sul 5-4. Nadal, però, complice un rovescio scanzonato di Raonic, si è salvato con la grinta d'un tempo, portandosi al tie break. E' ancora nel mini-gioco finale che il maiorchino è riuscito a entrare sotto pelle all'avversario, eliminando altre tre palle break e portando a casa il set del 2-0. Con i fantasmi in testa Raonic non è più riuscito a incidere alla risposta, regalando sul punteggio di 5-4
al terzo il break-partita all'avversario. Per lo spagnolo è la prima semifinale in uno slam dopo quasi tre anni.

Per un posto in finale se la vedrà con il bulgaro Grigor Dimitrov, numero 15 del mondo e del tabellone, che ha impiegato poco più di due ore per battere in tre set il belga David Goffin, numero 11, con il punteggio di 6-3, 6-2, 6-4. Troppa la differenza in campo tra un giocatore ritrovato, in piena fiducia come Dimitrov e uno che, come Goffin, non può fare di più su un campo veloce e rapido come quello di Melbourne. Sul pallottoliere del bulgaro sono finiti 8 ace, 4 doppi falli, il 64% di prime con cui ha fatto il 75% dei punti; Dimitrov ha fatto anche 15 punti in 23 discese a rete ed è arrivato per 15 volte alla palla break sfruttandone 6: 2 nel primo set, 3 nel secondo e una nel terza. Goffin invece ha servito solo il 47% di prime, ma altrettanto grave il bilancio tra vincenti ed errori gratuiti: il saldo del belga è stato di meno 17, frutto di appena 29 vincenti e 46 errori gratuiti. Per Dimitrov, virtualmente tornato n°12 del mondo, è la seconda semifinale Slam della carriera dopo quella ottenuta a Wimbledon nel 2014 L'altra semifinale vedrà sfidarsi gli svizzeri Roger Federer (numero 17 Atp) e Stan Wawrinka (numero 4 Atp)

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