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Il torneo australiano è stato il terzo a nascere rispetto alla sequenza temporale fra i tornei cugini del Grande Slam. Gli Australasian Championship videro la luce nel 1905, la prima edizione fu disputata a Melbourne presso il Warehouseman's Cricket Ground. Di fatto, fino al 1921 Australia e Nuova Zelanda gareggiavano congiuntamente nel tennis sotto la bandiera dell'Australasia. Successivamente l'evento divenne nel 1927 Australian Championship e infine nel 1969, con l’avvento del tennis open, Australian Open.

Evento soprannominato “Happy Slam”, oggi ospitato nel magnifico impianto di Melbourne Park dove giganteggiano le arene dedicate ai grandi campioni australiani Rod Laver e Margaret Court.

Nei suoi albori, a causa delle dinamiche sopramenzionate, il torneo fu organizzato in cinque diverse città australiane: Melbourne, Sydney, Adelaide, Brisbane, Perth, e due neozelandesi: Christchurch, Hostings.
All'epoca la manifestazione era frequentata in forma quasi esclusiva dai giocatori di casa. Raggiungere l'Australia era possibile solo in nave e dall'Europa servivano quarantacinque giorni di viaggio.
Dopo il secondo conflitto mondiale per mezzo degli aerei di linea la musica cambiò.
Strada facendo, nel 1972, si è deciso di giocare a Melbourne al Kooyong Lawn Tennis Club, pur rispettando la tradizione dei campi in erba l'evento non si sarebbe mai più mosso da questa città. Ad onor di cronaca vi fu però un cambio di sede e di superficie nel 1988, quando gli Australian Open traslocarono a Melbourne Park, prima conosciuto come Flinders Park, sostituendo anche i tradizionali campi in erba con quelli in cemento.

Questo torneo ha contribuito sensibilmente allo sviluppo del tennis internazionale e del modello di scuola australiana che ha toccato i vertici mondiali attraverso il contributo del mitico Harry Hopman, il coach piu titolato nella storia del gioco.

Molte sono state le leggende "aussie" che hanno lasciato il segno, alcune delle quali autentici titani del tennis. Figure come Norman Brookes, Jack Crawford, Frank Sedgman, Ken Rosewall, Lew Hoad, Ashley Cooper, Rod Laver, Roy Emerson e John Newcombe tra gli uomini. Margaret Court e Evonne Goolagong, tra le donne. Nel tempo il titolo di campione d'Australia è passato da un campione a un altro.

Nell’era open alcuni giocatori sono stati nel torneo più dominanti di altri come ad esempio Lendl, Sampras, Agassi, Federer e Djokovic tra gli uomini, la Graf, la Seles e Serena Williams tra le donne. Tutti campioni che hanno arricchito la leggenda del torneo e l’albo d’oro.
A proposito di leggende e di record, proprio nel 2016 Djokovic ha raggiunto il record assoluto del torneo di sei titoli di Roy Emerson. Tuttavia, modernità e innovazione non hanno mai sovrastato la tradizione che ha radici profonde nel passato, dato che i trofei delle rispettive gare di singolare sono intitolate alle prime leggende del tennis australiano.

Tra queste quella che riveste in modo compiuto il fascino e la mitologia del gioco del tennis è senz'altro quella di Norman Brookes, campione a cui è dedicato il trofeo del singolare maschile.
Norman E. Brookes nacque a Melbourne il 14 novembre 1877. Mancino, giocatore a tutto campo, il genio che ha sedotto il mondo della racchetta e fra questi anche il grande Bill Tilden. Di seguito, per dare un’idea al lettore circa quanto scritto, riporto un breve stralcio delle parole di Tilden prese dal suo primo libro del 1920 "The art of lawn tennis". Parole che per l’appunto descrivono l'asso australiano. "Brookes dovrebbe essere l'ispirazione per tutti i giocatori e gli appassionati di tennis perchè ha provato quanto la forza mentale sia predominante sulla materia tennis".
Brookes vinse il torneo australiano nel 1911, la Coppa Davis per sei volte, ma sopratutto fu il primo tennista non britannico a violare Wimbledon, vincendolo nel 1907.
Norman E. Brookes divenne nel 1926 il primo presidente della federazione australiana. Nel 1977 il suo ricordo è stato immortalato per sempre nella Hall of Fame di Newport, luogo che ospita le leggende immortali del nostro amato sport a cui l’Australia ha saputo dare un contributo senza eguali.

Sito ufficiale Australian Open

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