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Il countdown sta per finire, manca soltanto una settimana al via di Wimbledon. La preparazione a quello che, a tutti gli effetti, è l’evento tennistico più importante dell’anno, varia da giocatore a giocatore. C’è chi si allena, per affinare la propria intesa con il prato e chi invece preferisce competere.

Le giocatrici che hanno scelto di gareggiare, si sono divise tra i 250 di Mallorca e Birmingham.

Il torneo spagnolo parte con l’eliminazione al primo turno della favorita Garbine Muguruza. Detto che le prestazioni pre-Wimbledon dei BIG non sono mai indicative, non ci si aspettava un’uscita così repentina dalla manifestazione erbivora di casa, da parte della neo vincitrice del Roland Garros. Il suo feeling con l’erba non è in discussione, ma per difendere la finale dello scorso anno dovrà certamente mettere in mostra un tennis migliore di quello visto con Flipkens. Da elogiare, invece la prestazione della trentenne belga, che, dopo la vittoria contro la campionessa spagnola, si è resa protagonista di un ottimo torneo, conclusosi in semifinale contro la francese Caroline Garcia.

Altra protagonista in positivo è Sorana Cirstea. La romena, giunta nel tabellone principale per mezzo delle qualificazioni, ha sconfitto al primo turno la kazaka Putintseva e successivamente l’esperta Hantuchova, prima di terminare la sua corsa nel quarto di finale con Jankovic. La giocatrice, classe 1990, ha sicuramente il fisico per fare bene su questa superficie, anche se per poter partecipare a Wimbledon dovrà prima qualificarsi.

In finale arrivano l’austriaca Anastasija Sevastova e Caroline Garcia. La francese, favorita secondo il ranking WTA, deve però fare i conti con una giocatrice in grado di superare al primo turno Genie Bouchard e in semifinale Jelena Jankovic. Il cammino della sua avversaria, tuttavia, non la intimorisce. Caroline Garcia conquista il torneo di Mallorca superando Sevatova in due set.

L’altro torneo femminile, quello di Birmingham, è stato quello scelto da quasi tutte le tenniste di prima fascia. Qui, come a Mallorca, la favorita al titolo, Agnieszka Radwanska, esce subito al primo turno. Ad eliminarla è la giocatrice americana Vandeweghe, la cui prestazione costituisce uno dei tasselli, che testimoniano ancora una volta, la fase di crescita del tennis statunitense.

Al secondo turno, la stessa Vandeveghe, supera un’altra americana, Christina McHale, prima di perdere in semifinale con Strycova. La tennista ceca riesce a sventare l’ipotesi di una finale a stelle e strisce (come agli internazionali d’Italia), tra Vandeveghe e Keys, ma non può nulla contro la ventunenne dell’Illinois. Madison, che in semifinale aveva battuto Suarez Navarro, conquista il torneo di Birmingham ed entra in top ten, a far compagnia alla sua connazionale Serena.

In campo maschile, invece, i tennisti attivi questa settimana, si sono divisi tra il Queen’s e il torneo di Halle.
A Londra, Andy Murray è chiamato a difendere, per la prima volta in questo mese, le proprie mura. Esce vittorioso da una parte alta di tabellone in cui figurano tre giocatori britannici e sei francesi. Dopo l’esordio con Mahut, affronta i suoi compatrioti Bedene e Edmund. Quest’ultimo nei quarti di finale lo porta al terzo set. In semifinale lotta e vince contro il croato Marin Cilic.

Nella parte bassa del tabellone, al seguito della sconfitta al primo turno di Stan Wawrinka contro Verdasco, dominano i servitori (ne sa qualcosa Del Potro che viene bombardato ripetutamente dagli ace di Isner).

In finale contro lo scozzese Murray arriva il canadese Raonic. Il suo torneo inizia in salita. Al primo turno, infatti, si trova di fronte l’australiano Kyrgios, che supera al termine di tre set combattuti. Dal secondo turno spazza via senza troppe difficoltà tutti i suoi avversari, persino il gigante Tomic, autore di un torneo più che positivo.

Contro Andy, il giocatore probabilmente più abile di tutti nella risposta, è chiamato ad alzare ulteriormente le percentuali del suo servizio. Vi riesce per il primo set, che conquista con il punteggio di 7-6, ma poi è costretto a cedere allo scozzese i successivi due parziali. Murray vince al Queen’s Club, preparando come meglio non può il suo torneo preferito.

L’altra competizione maschile, quella di Halle, ha regalato agli appassionati di tennis un epilogo quanto mai inaspettato. Il torneo tedesco, storicamente di dominio rogeriano, è stato, in questa edizione, il teatro della proclamazione di una nuova Stella.

Alexander Zverev ci aveva sicuramente fatto vedere grandi cose quest’anno, ma la sua vittoria contro Federer in semifinale, l’ha reso tennista a tutto tondo, capace di esprimersi ad altissimi livelli su tutte le superfici. Davanti al proprio pubblico si è imposto in tre set andando a conquistarsi la finale, contro un altro tedesco, Florian Mayer.

Il tennista di Bayreuth, ha affrontato lungo il suo cammino, l’azzurro Andreas Seppi, finalista proprio con Federer della scorsa edizione del torneo e Dominic Thiem, uno dei giocatori più in forma di questo periodo, vincendo con entrambi in due set.

Di certo non poteva andare meglio al pubblico tedesco, che nella finale odierna sperava forse in una vittoria del suo giovane pupillo, ancor più acclamato dopo la vittoria con Roger. A trionfare, tuttavia, è il più esperto tra i due, che beneficia di un avvio in sordina e di una gestione dei momenti chiave del terzo set poco lucida, da parte del suo avversario. Mayer vince in tre set la finale del torneo di Halle.

Nel frattempo il tappeto verde più bello del mondo, è quasi pronto per essere calcato dai giocatori e dalle giocatrici migliori del circuito.. e tra una settimana ci saranno tutti.

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