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Si è conclusa in tarda notte italiana la quarta giornata dello US OPEN, utile a completare sia in campo maschile, che femminile, tutti i secondi turni dei tabelloni di singolo.

È la giornata che ha visto i nostri colori protagonisti, che ci hanno prima sorpreso, poi fatto esultare e infine disperare. Siamo costretti, ancora una volta, a commentare un’ottima partita del nostro atleta di punta, Fabio Fognini, terminata con una sconfitta e tanti rimpianti. Il match di Fabio, contro il campione spagnolo David Ferrer, ha un avvio complicato, dettato dagli strascichi della maratona contro Gabashvili, che lo lasciano fermo ai blocchi di partenza. Il primo parziale finisce 6-0 per il trentaquattrenne di Javea. Dopo aver ricevuto il terrificante cazzotto di Ferrer, Fognini vince consecutivamente due set, esprimendosi ai massimi livelli, per poi farsi trascinare dal navigato spagnolo nella pericolosa tana del quinto. È una situazione di sofferenza, in cui David si trova perfettamente a proprio agio e beneficiando di tutta la sua esperienza si aggiudica l’incontro con il punteggio di 6-0, 4-6, 5-7, 6-1, 6-4. Fognini ha da recriminare nell’ultimo game una palla break con cui avrebbe potuto prolungare la partita.

Esce sconfitto, al termine di una prova a tratti eroica, Alessandro Giannessi. Il ventiseienne di La Spezia affronta uno dei giocatori più forti mai incontrati in carriera, lo svizzero Stanislas Wawrinka. Le gambe del tennista azzurro tremano al cospetto del numero tre del mondo, che rifila una 6-1 nel primo parziale a Giannessi. Nel secondo set, però, Alessandro riesce a condurre al tie break il suo avversario e portatosi sul 5 a 3 con un mini break di vantaggio, ha addirittura la chance di rimettere la partita in parità. Wawrinka, tuttavia, vince il secondo set e con fatica si aggiudica l’incontro, conquistando anche il secondo parziale, con il punteggio di 7 giochi a 5.

A compiere l’impresa di giornata ci pensa invece Paolo Lorenzi. Dopo una partita interminabile, durata 4 ore e 54 minuti, elimina dal torneo la testa di serie numero 30, Gilles Simon e conquista per la prima volta in carriera il terzo turno in uno slam. Dopo aver perso il primo set 6-3, il senese domina i due parziali successivi con un doppio 6-2, di fronte a un Simon tramortito. Il quarto set, combattuto e contorto, si trascina a un tie break terminato sette punti a uno, in cui Lorenzi non ha nessuna chance di vincere l’incontro. La stanchezza dei giocatori fa calare le percentuali al servizio, a tal punto che nessuno dei due riesce più a tenerlo. Anche il quinto set si decide al tie break, che questa volta sorride al tennista azzurro. Lorenzi compie il suo capolavoro e raggiunge Roberta Vinci al terzo turno degli US OPEN. Nel prossimo incontro affronterà Andy Murray. Il suo risultato regala al tennis italiano una giornata di gioia, nonostante le sconfitte già commentate di Fognini e Giannessi.

Quella di Lorenzi è anche l’unica sorpresa dei secondi turni in campo maschile. Vincono, infatti, tutti i giocatori che godevano del favore di pronostico.

Murray si conferma, in questo momento della stagione, ingiocabile. Con un rapido 6-4, 6-1, 6-4 si sbarazza dello spagnolo Granollers e approda al terzo turno. Altra dimostrazione di forza arriva da Del Potro, che dopo l’argento alle olimpiadi, vuole confermarsi ad alti livelli. Vince 7-6, 6-3, 6-2 contro il tennista di casa Johnson. Nishikori lascia per strada un set contro il ventunenne russo Khachanov, ma approda anch’egli al terzo turno. Il suo giovane avversario si è comunque reso protagonista di un incontro superlativo e un ottimo torneo, rivelandosi un profilo interessante per il futuro, ma ancora troppo acerbo per eliminare da uno Slam, un campione di costanza come Nishikori. Thiem e Kyrgios vincono tre set a zero, rispettivamente contro il colombiano Berankis e l’argentino Zeballos.

Prosegue la seconda giovinezza di Ivo Karlovic, che in questa magica estate disputata sul cemento americano si regala alla veneranda età di 37 anni, anche un terzo turno agli US OPEN. Il malcapitato è l’americano Young, costretto a subire 24 aces dal gigante croato e uscire dal campo con il punteggio di 6-4, 7-6, 6-4. Il derby francese tra Mathieu e Mahut, viene vinto agevolmente dal doppista Nicolas per tre set a zero. Vincono anche Dimitrov con Chardy in cinque set e Zverev in quattro con Evans.

Unica eliminazione eccellente oltre a Simon, è quella che vede protagonista lo spagnolo Lopez. Il Serve and Volley mancino si arrende in quattro set al portoghese Sousa.

Altri risultati: Donaldson batte Troicki 7-5, 6-3, 6-3; Carreno Busta batte Tipsarevic 3-6, 4-6, 6-1, 6-4, 6-4; Marchenko batte Dzumhur 6-2, 6-4, 6-3.

In campo femminile fanno sempre paura le Williams, che dopo la deludente olimpiade disputata, tornano a macinare vittorie nel circuito WTA. La sorella maggiore conferma il suo stato di forma, culminato in questo 2016 nella semifinale a Wimbledon. Vince 6-2, 6-3 contro la tedesca Georges candidandosi come una delle principali antagoniste di Serena. La sorella minore, per l’appunto, supera in un derby americano la ventisettenne Vania King. Serena è apparsa in questi due turni assetata di vittorie e desiderosa di riscattare la semifinale persa l’anno scorso contro Roberta Vinci. Battere queste Williams nello Slam di casa, sembra comunque un’impresa per qualsiasi giocatrice.

Anche i secondi turni del torneo femminile non riservano particolari sorprese. La romena Halep supera in due set la ceca Safarova, con il punteggio di 6-3, 6-4, in un match che sulla carta poteva procurarle qualche patema. Approda al terzo turno la polacca Radwanska, che elimina dal torneo la britannica Broady. Dopo un emozionante tie break del primo set terminato 11 punti a 9 si aggiudica il secondo parziale con il punteggio di 6 giochi a 3. Vincono due set a zero anche Pliskova contro Gonzalez e Suarez Navarro contro Jankovic.

Procedono con fatica la loro corsa anche Pavlyuchenkova e Caroline Garcia, che superano in tre set rispettivamente Mladenovic e Siniakova.

Le uniche sorprese di giornata arrivano dalle eliminazioni della testa di serie numero 15 del tabellone, Timea Bacsinszky, contro l’americana Lepchenko (6-4, 4-6, 6-4 il punteggio) e dalla sconfitta della testa di serie numero 16, l’australiana Stosur, contro la cinese Zhang, con un periodico 6-3, 6-3.

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Altri risultati: Babos batte Hogenkamp 6-2, 6-4; Siegemund batte Gibbs 6-3, 7-5; Larsson batte Allertova 6-3, 6-1; Konjuh batte Nara 6-3, 6-3; Shvedova batte Wang 6-0, 6-1; Vesnina batte Beck 6-2, 6-1.

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