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Sesto giorno di incontri. Siamo sul calare della prima settimana e i match si fanno sempre più avvincenti sul cemento americano di New York. In campo otto partite femminili e otto maschili. Andiamo a vedere cosa è successo.

 Le prime a scendere in campo fra le ladies sono Suarez Navarro e Vesnina. Primo match che non regala particolari emozioni. La spagnola sempre in controllo della partita, detta il suo gioco dalla linea di fondo, sterilizzando il gioco più aggressivo della russa. Basta un break alla Navarro per chiudere 6/4 il primo set. Nel secondo, sulla falsa riga del primo, è sempre l'iberica a farsi avanti, pasticciando un po' nel finale prima di portare a casa il secondo parziale per 6/3. Tra Halep e Babos si svolge una partita fra alti e bassi per entrambe le tenniste, condita con lotta e colpi di fino. Primi due parziali a senso unico, il primo in favore della rumena, il secondo per la ungherese. Terzo set più combattuto, molte palle break salvate da entrambe le parti. Alla lunga è venuta fuori la maggiore esperienza della Halep che le ha permesso di accedere al prossimo turno chiudendo il set per 6/4. Solita lezione impartita da Aga la maga alla malcapitata Garcia. In poco più di un'ora la polacca fa sua la partita per 6/2 6/3.

Passeggiano anche le padrone di casa Serena e Venus. La più titolata delle due, decisa a lasciare un segno ancora più marcato nel mondo del tennis femminile, sconfigge per 6/2 6/1 la Larsson, incapace di arginare lo strapotere di Serena. Non è da meno Venus, che circa nello stesso tempo e con un risultato quasi identico manda a casa la Siegemund per 6/1 6/2. Ad aspettare le due sorelle ci sono ora la Shvedova (per Serena) e la Pliskova (per Venus). Proprio Shvedova e Pliskova hanno dato un buon segno di ripresa durante questa edizione dello slam americano. La numero 52 delle classifiche WTA ha superato per 6/2 7/5 l'ostica Zhang. Primo set che scivola via veramente facilmente in favore della kazaka, che impone il suo gioco d'attacco non disdegnando discese a rete. Nel secondo set la lotta si fa più serrata, ma la Shvedova ne viene a capo riuscendo a vincere più punti in risposta e sulla seconda di servizio rispetto alla sua avversaria. Pliskova fa suo il match con un andamento simile rispetto a quello descritto in precedenza. Impiega 1 ora e 20 minuti circa per superare la Pavlyuchenkova. Le due hanno un gioco molto simile. Cercano di prendere il vantaggio subito dai colpi di apertura per poi picchiare la palla dalla linea di fondo e portare a casa il punto. Anche in questo match la differenza l'ha fatta la capacità di convertire un maggior numero di punti sulla propria prima e seconda di servizio da parte della ceca. Sarà sicuramente una partita da seguire quella fra Venus e Pliskova. Ultimo match femminile è stato quello tra Konjuh e Lepchenko, terminato 6/3 3/6 6/2 in favore della croata.

Passiamo agli uomini e partiamo da quei match che hanno avuto poca storia o quasi. Il buon Donaldson, autore di un'ottima performance fino ad ora, deve arrendersi al gigante croato Ivo Karlovic. La partita si conclude 6/4 7/6(3) 6/3. Mai impensierito al servizio, il croato deve fare attenzione solamente nel secondo set ad un rientro del suo avversario che lo trascina al tie-break, magistralmente controllato e messo in saccoccia. Un solo tie-break anche per Delpo, nel primo set contro David Ferrer. Un primo parziale di "strappi", prima da parte dell'argentino poi da parte dello spagnolo, tanta lotta e metri percorsi sul campo. Chiuso il primo parziale, la partita ha preso una direzione sola, quella del gigante di Tandil, che ha fatto suoi i restanti parziali per 6/2 6/3. L'argentino è sicuramente uno dei favoriti al titolo. Bel match anche quello tra Marchenko e Kyrgios, purtroppo conclusosi prematuramente a causa del ritiro dell'australiano. 6/4 Nick, 6/4 Illya. Tanto spettacolo in un match pieno di vincenti e colpi proibiti. Poi nel terzo set Nick inizia a fare fatica a muoversi, gli spostamenti sono lenti e difficoltosi. Il set finisce 6/1 per l'ucraino e qui Kyrgios decide che è meglio andare sotto la doccia.

Finalmente un buon risultato anche per Grigor, che supera in quattro un avversario ostico come Sousa. La partita termina 6/4 6/1 3/6 6/2. Primi due set totalmente in controllo del bulgaro. Salva due palle break nel primo parziale, prima di convertire l'unica palla break e anche set point concessa da Sousa. Secondo set senza storie, si cambia cambio e Dimitrov è colpito dal tipico calo di concentrazione che assale molti giocatori avanti due set a zero. 6/3 Sousa. Nel quarto set la frittata sembra fatta. Il portoghese scappa 2/0. Qui Grigor riprende in mano le redini dell'incontro e infila 6 giochi consecutivi (salvando diverse palle break) che lo fanno volare agli ottavi contro Murray.

Piccolo spavento per Thiem e Nishikori. I due partono con un set di svantaggio rispettivamente con Carreno-Busta e Mahut. L'austriaco ingaggia una lotta serrata con lo spagnolo, in una partita talmente ricca di palle break da sembrare quasi un incontro femminile. Dopo circa tre ore di gioco è il maggior potere fisico ed esperienza di Thiem a permettergli di vincere il match con il punteggio di 1/6 6/4 6/4 7/5. Per il giapponese invece partita in discesa dopo il primo set perso. Supera Mahut con il punteggio di 4/6 6/1 6/2 6/2.

Arriviamo ai match clou di giornata. Uno di questi vede coinvolto il nuovo numero uno italiano, Paolino Lorenzi, contro il numero uno britannico (nonché numero due del mondo) Andy Murray. Paolino fa qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato. Dopo i cinque devastanti set contro Simon, l'italiano ha le energie di impensierire Andy. Primi due set lottatissimi. Nel primo parziale è Lorenzi a farsi avanti 5/4 brekkando Andy e andando così a servire per chiudere la faccenda. Alla prima occasione però, il navigato scozzese recupera lo svantaggio e porta il parziale al tie-break. Anche qui un susseguirsi di punti vinti in risposta più che al servizio da parte di entrambi i giocatori regalano al pubblico momenti di pura suspense. Alla fine è però Andy a prevalere. Nel secondo l'italiano non si dà per vinto, recupera uno svantaggio iniziale e si porta avanti, prima di essere nuovamente riacciuffato da Murray. Sarà finita direte voi, e invece il gladiatore senese (nato a Roma) trova le energie per fare suo il secondo parziale. La stanchezza di Paolo e il cambio passo di Andy consegnano il match nelle mani dello scozzese. La partita si conclude per 7/6(4) 5/7 6/2 6/3 Murray. E' probabilmente la miglior prestazione in carriera del giocatore italiano.

Sudata fredda anche per Stan. In una stagione da dimenticare, lo svizzero rischia di uscire di scena anche da questo torneo prematuramente. Complice, un Evans in un momento strepitoso di forma, sempre propositivo e pronto a prendere la rete, mai impensierito dalla figura del suo avversario. Già mattatore del giovane Zverev, il britannico è andato più di una volta ad un passo dall'eliminazione di Stan. Partita veramente difficile da descrivere a parole per il numero di colpi di scena, ribaltamenti e punti spettacolari avvenuti nel corso dell'intero match. Un primo set finito 6/4 per Evans, ricco di palle break su entrambi i fronti. Secondo parziale più lineare, Wawrinka sembra gestire il gioco con più confidenza e alla prima occasione si porta avanti per chiudere 6/3. Nel terzo vige la parità assoluta fino al tie-break. Una sola occasione per Evans di chiudere nuovamente 6/4, prontamente scacciata dall'elvetico. Nel momento decisivo del terzo set viene meno il servizio che ha fatto vincere tanti incontri a Stan the man e così il conto è di 2 set a 1 Evans. Il climax del match lo si raggiunge nel quarto set. E' una vera e propria guerra. Break e contro break in apertura, game giocati ai vantaggi fino al tie-break. E' ancora Daniel ad avere la possibilità di chiudere il match sul 6/5, ma una discesa a rete di Stan lo vieta. L'ago della bilancia sembra essersi spostato verso Stan che chiude il tie-break 10/8, puntando il dito alla tempia punto dopo punto. Nel quinto il britannico è provato, dopo quattro ore di gioco i colpi di Stan si fanno ancora più pesanti e così Evans va a stringere la mano a rete al suo avversario, consapevole dell'impresa sfiorata. Wawrinka dal canto suo dovrà recuperare energie, specialmente mentali, per affrontare il match di ottavi contro Marchenko.

 

 

 

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