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Secondo turno del tabellone femminile dell’Open di Miami. Ci concentriamo sul match che vede scontrarsi la rumena Simona Halep e la giovanissima russa Daria Kasaktina (classe 1997, 19 anni a Maggio). Le due giocatrici arrivano al torneo di Miami dopo una buonissima prestazione al premier mandatory di Indian Wells. Entrambe si sono fermate ai quarti di finale. Simona, che nel 2015 aveva vinto il torneo, è stata sconfitta da Serena Williams in due rapidi set. Daria è stata invece estromessa col punteggio di 6/3 – 6/2 da una delle giocatrici più calde del momento, la ceca Karolina Pliskova.

 

Curiosità che accomuna le due tenniste è che entrambe a livello juniores, per quanto riguarda i tornei dello slam, hanno vinto il Roland Garros. In quell’anno Simona è diventata numero uno delle classifiche ITF, mentre la russa ha raggiunto in carriera la terza posizione ITF. La Halep al momento è numero 5 delle classifiche WTA (numero 2 nell’agosto del 2014) mentre Daria che ha esordito solamente nel 2014 nel circuito maggiore, è già numero 36 del mondo.

Assistiamo ad una match di secondo turno di pregevole fattura. Le tenniste sono ottime interpreti del gioco da fondo campo. Simona la conosciamo bene tutti. Nonostante la statura minuta, la rumena è capace di esprimere un’ottima fisicità dalla linea di fondo grazie all’esplosività delle sue gambe. Daria, ancora molto giovane e con fisico da costruire, è in grado di accelerare la palla grazie ad un ottimo timing. Peculiare la differenza fra il dritto e il rovescio della russa. Il colpo che predilige, il dritto, viene giocato molto carico, alla “spagnola”. Al contrario, il rovescio è meno carico di spin e più incontrato. È proprio con quest’ultimo che sulle superfici più veloci la Kasaktina riesce a fare male alle sue avversarie.
Partita caratterizzata da numerosi break, come spesso accade nei match femminili e soprattutto quando sul campo si affrontano due giocatrici di taglia piccola. Il match è stato sempre controllato dalla più esperta delle due, con un andamento molto simile in entrambi i set. A portarsi in vantaggio nel punteggio sempre la rumena, con la russa che nei momenti di disattenzione della Halep si rifaceva sotto. Fattore determinante per la vittoria del match è stata la maggiore continuità della rumena e rapidità sul campo, con la quale è riuscita per gran parte della partita a stare con i piedi sulla linea di base, riuscendo così a far muovere maggiormente la sua avversaria. Troppi i 41 errori della Kasaktina a fronte di soli 10 vincenti. Il match si è concluso in 1 ora e mezza circa, col punteggio di 6/3 – 7/5.

Intervistata al termine del match, la Halep ha dichiarato di essersi complicata la vita da sola nel secondo parziale, dove conduceva per 5 giochi a 2 e si ritrovava poco dopo sul 5 pari, dovendo arginare con il suo miglior tennis il ritorno della russa. Poco cinica e un po’ sprecona l’ex numero 2 del mondo, che non ha saputo sfruttare due palle per il 5 a 1. La rumena ha fatto poi i complimenti alla sua avversaria, dicendo che nonostante sia giovanissima, la Kasaktina esprime già un ottimo gioco e ha grandi margini di miglioramento. Daria si conferma futura protagonista del circuito WTA.

Occhi puntati anche sulle sue compagne di classe Belinda Bencic e Madison Keys. La svizzera, che ha ormai consolidato la sua presenza nel circuito femminile con ottimi risultati nel finale di stagione 2015 e nell’inizio 2016, se la vedrà oggi con Karolina Pliskova. Molto probabilmente assisteremo ad un match di altissimo livello. L’inizio del 2016 per Madison non è stato brillante, dopo un quarto turno raggiunto agli Australian Open, è stata eliminata subito dalla Gibbs ad Indian Wells. L’americana se la vedrà con la Flipkens, giocatrice capace di impensierirla nel 2013 sulla terra di Bruxelles.

 

Qualche sorpresa nel resto del tabellone. Radwanska e Watson hanno annientato le malcapitate Cornet e Stephens. La Georges che affronterà al prossimo turno la Halep, ha sconfitto in rimonta la testa di serie numero 26 Sam Stosur. La Garcia e la Wickmayer hanno superato le più quotate Petkovic e Safarova. Infine una opaca Serena Williams, che al momento sembra aver perso la retta via, ha dovuto lottare per 3 set con la connazionale McHale per accedere al terzo turno.

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